Scoperta a dir poco sensazionale quella effettuata a Lio Piccolo: risale all’età romana e verrà presentata al locale Museo di storia naturale
La laguna di Venezia riserva sorprese incredibili, una delle quali è addirittura unica nel suo genere nel senso che prima d’ora non era mai stato visto niente di simile in Italia. La scoperta è stata fatta a Lio Piccolo e verrà presentata al Museo di storia naturale di Venezia nell’ambito del progetto di ricerca condotto dall’università Ca’ Foscari.
Gli studiosi hanno già effettuato analisi e ricerche in merito a quanto localizzato identificandone quello che doveva essere il suo antico impiego. Risale all’età romana, è stato individuato mediante uno scavo subacqueo ed è a dir poco sensazionale. Scopriamo di che cosa si tratta.
Come dicevamo il ritrovamento è stato fatto in località Lio Piccolo, Cavallino-Treporti ed è stata fornita una datazione per la ‘struttura’ individuata; risalirebbe al I secolo d.C.: la si considera unica in Italia in quanto qualcosa di simile è stato trovato soltanto fuori dal Belpaese, nello specifico nella laguna francese di Narbonne. Il ritrovamento si trova all’interno del sito archeologico di Lio Piccolo la cui prima segnalazione risale addirittura al 1988. Allora Ernesto Canal ipotizzò per primo che qui potessero essere presenti i resti di una villa romana.
Ebbene la scoperta in questione è di tutt’altro tipo: si tratta di un antico ostriarium ovvero uno spazio che allora veniva destinato ad una sorta di allevamento delle ostriche, mantenendo i molluschi in vita prima di consumarli. Il ritrovamento fa parte di un lungo percorso di ricerca avviato mediante indagini stratigrafiche subacquee nel 2021: questo lavoro ha consentito di portare alla luce una suggestiva vasca in tavole di legno e mattoni al cui interno sono presenti più di 300 gusci di ostriche comuni. Questa specie è scomparsa progressivamente dalla laguna di Venezia nella seconda metà dell’Ottocento.
Sempre all’interno della vasca sono stati rinvenuti gusci di altri bivalvi tra i quali i canestrelli. L’impiego delle paratie consentiva, a detta dei ricercatori, l’isolamento tra le varie specie. Sono state inoltre effettuate analisi dendrocronologiche nonché la datazione al Carbonio 14 delle parti in legno per datare la struttura. Le fondazioni in mattoni sorrette da pali in quercia appartenevano con tutta probabilità ad un imponente edificio risalente al medesimo periodo storico. Molto probabilmente una villa di lusso, data la presenza di frammenti di affresco, lastrine di marmi pregiati e tessere di mosaico.
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