Chiedere scusa è un gesto da apprezzare ma, se accade spesso, può nascondere sofferenza psicologica: ecco perché.
La cosa migliore che si possa fare dopo aver riconosciuto di aver commesso un errore è chiedere scusa. Si tratta di un atto di grande umiltà e rispetto, oltre che del modo più semplice per provare a ricucire un rapporto deteriorato. Un modo che, il più delle volte, si rivela efficace, soprattutto se le scuse ricevute vengono percepite come autentiche e, di conseguenza, il pentimento appare sincero.
Quando si chiede scusa si deve tenere conto di quanto sia stata grave l’offesa arrecata e di quanto l’altra persona sia pronta a perdonare. Nonostante questo, resta il primo passo per prendersi le proprie responsabilità e tentare di riparare allo strappo. Scusarsi, insomma, è un gesto bellissimo, ma, allo stesso tempo, può rappresentare un segnale di forte insicurezza e bassa autostima. Ecco alcuni segni da non trascurare.
Dire “scusa” dopo aver sbagliato è una cosa più che corretta, ma dirlo troppo spesso può trasformarsi un’abitudine nociva. Dietro alla tendenza a chiedere scusa in modo eccessivo potrebbero infatti nascondersi delle dinamiche psicologiche molto profonde: un gesto apparentemente da apprezzare, ma che non fa bene né a se stessi né alle relazioni che si intraprendono. Questo perché chi si scusa troppo, spesso non ha una grande opinione di se stesso e delle proprie idee e tende a mettersi costantemente in una posizione di “svantaggio” rispetto agli altri.
Accade quando, anche se la colpa non è nostra, si tende a pensare di essere sempre dalla parte del torto e, di conseguenza, di aver fatto qualcosa di sbagliato. Il modo migliore per “riparare” al nostro presunto poco valore è proprio quello di chiedere scusa, così da evitare possibili problemi. Disinnescare i conflitti, infatti, è un’altra delle cause principali di questa brutta abitudine: molto spesso, si usano le scuse per evitare che i nostri interlocutori si arrabbino o, semplicemente, per compiacerli.
Scusarsi spesso può però essere anche un’azione cronica derivante anche da traumi infantili o dall’ansia sociale, che può tramutarsi nella costante preoccupazione di dire o fare la cosa giusta e nel desiderio di placare le tensioni. Le prime cosa da fare, in tutti questi casi, è chiedersi se si è davvero fatto qualcosa di sbagliato, se le scuse sono necessarie e lavorare sull’insicurezza e sull’autostima.
Riconoscere le proprie responsabilità è un bene, ma senza essere eccessivamente severi con se stessi. In alcuni casi, per imparare a chiedere scusa solo quando serve e indagare sulle cause di questo comportamento, può essere importante valutare di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
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